LA VERGINE, GES? BAMBINO, SANTA CATERINA E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,77. Sopra un poggiuolo, in campo aperto, giace sur un pannolino ed un origliere il fanciullo Gesù, ed oltre al poggiuolo è nel mezzo la Vergine Madre in atto di adorarlo, colle mani composte a preghiera. Una per lato di lei stanno, quinci la martire Caterina, che distinguesi dalla ruota fatale a cui soggiacque; e quindi Maria Maddalena col vasello d'oro in mano. La prima guarda il Pargolo eccelso, e sembra gli presenti la palma del suo glorioso martirio; e la seconda prende colla destra il ramo di pomo, ricco di un frutto, ivi stante, per offrirlo a Gesù, che guarda pur essa con devoto raccoglimento. Indossa Maria la solita veste rubea ed il manto smeraldino seminato di stelle, per accennare al titolo, con cui la onora la Chiesa, di Maria Celeste. II fondo del quadro presenta la veduta di un paese montano, le di cui pianure son ricche di erbe e di alberi, e sulla china di un colle, a destra dell'osservatore, sorge un castello. L'accurato disegno, e la espressione tutta sentimento mostrano quanto l'artefice sentisse nell'anima il fine a cui dee mirar la pittura religiosa; ed il colore poi accenna alla prima età del Bissolo, quando cioè imitava ancora l'antico fare della Veneta Scuola

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Book Synopsis LA VERGINE, GES? BAMBINO, SANTA CATERINA E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,77. Sopra un poggiuolo, in campo aperto, giace sur un pannolino ed un origliere il fanciullo Gesù, ed oltre al poggiuolo è nel mezzo la Vergine Madre in atto di adorarlo, colle mani composte a preghiera. Una per lato di lei stanno, quinci la martire Caterina, che distinguesi dalla ruota fatale a cui soggiacque; e quindi Maria Maddalena col vasello d'oro in mano. La prima guarda il Pargolo eccelso, e sembra gli presenti la palma del suo glorioso martirio; e la seconda prende colla destra il ramo di pomo, ricco di un frutto, ivi stante, per offrirlo a Gesù, che guarda pur essa con devoto raccoglimento. Indossa Maria la solita veste rubea ed il manto smeraldino seminato di stelle, per accennare al titolo, con cui la onora la Chiesa, di Maria Celeste. II fondo del quadro presenta la veduta di un paese montano, le di cui pianure son ricche di erbe e di alberi, e sulla china di un colle, a destra dell'osservatore, sorge un castello. L'accurato disegno, e la espressione tutta sentimento mostrano quanto l'artefice sentisse nell'anima il fine a cui dee mirar la pittura religiosa; ed il colore poi accenna alla prima età del Bissolo, quando cioè imitava ancora l'antico fare della Veneta Scuola by : Francesco Bissolo

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LA VERGINE COL PUTTO, S. GIOVANNI E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0, 40, largo m. 0,53. Siede la Vergine in decoroso atto, tenendo con ambe mani sul manco femore in piedi il fanciullo Gesù, e volge la lesta al Iato destro verso l'apostolo Giovanni, nel mentre il Pargolo eccelso girasi dall' opposta parte, ov'è la Maddalena, come volesse prendere il vase di nardo che ostenta nella sinistra. Giovanni reca nella manca un calice fuor del quale esce un serpe, allusivo al fatto narrato nella storia degli Apostoli, cioè avere gli eretici porto a lui una tazza avvelenata, ed egli col semplice segno di croce spezzolla, fuor della quale sfumò il veleno in figura di serpe. Difatti vedesi qui sollevare la destra in atto di benedire quel calice. Maria Maddalena ha le bionde chiome raccolte fin sopra agli omeri, al modo che usavasi al principio del secolo XVI, ed ha gli occhi dolcemente volti, e si che palesa un affetto soave e devoto. Nelle fattezze dell'uno e dell'altra riscontrasi molta somiglianza con quelle notissime del Barbarella e di Cecilia sua amasia ; indizio essere opera questa del Giorgione. E più lo manifesta Io stile grandioso, l'impasto delle carni, l'armonia e la forza del colorito, per cui questa tavola è da considerarsi siccome preziosa. Tale dipinto e quello ricordato e veduto dal Ridolfi nelle case del cavaliere senatore Vincenzo Gussoni, ed è anche perciò preziosissimo, e degno di decorare qualsiasi illustre pinacoteca

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO, S. GIOVANNI E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0, 40, largo m. 0,53. Siede la Vergine in decoroso atto, tenendo con ambe mani sul manco femore in piedi il fanciullo Gesù, e volge la lesta al Iato destro verso l'apostolo Giovanni, nel mentre il Pargolo eccelso girasi dall' opposta parte, ov'è la Maddalena, come volesse prendere il vase di nardo che ostenta nella sinistra. Giovanni reca nella manca un calice fuor del quale esce un serpe, allusivo al fatto narrato nella storia degli Apostoli, cioè avere gli eretici porto a lui una tazza avvelenata, ed egli col semplice segno di croce spezzolla, fuor della quale sfumò il veleno in figura di serpe. Difatti vedesi qui sollevare la destra in atto di benedire quel calice. Maria Maddalena ha le bionde chiome raccolte fin sopra agli omeri, al modo che usavasi al principio del secolo XVI, ed ha gli occhi dolcemente volti, e si che palesa un affetto soave e devoto. Nelle fattezze dell'uno e dell'altra riscontrasi molta somiglianza con quelle notissime del Barbarella e di Cecilia sua amasia ; indizio essere opera questa del Giorgione. E più lo manifesta Io stile grandioso, l'impasto delle carni, l'armonia e la forza del colorito, per cui questa tavola è da considerarsi siccome preziosa. Tale dipinto e quello ricordato e veduto dal Ridolfi nelle case del cavaliere senatore Vincenzo Gussoni, ed è anche perciò preziosissimo, e degno di decorare qualsiasi illustre pinacoteca by : Giorgione

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LA VERGINE COL PUTTO ED IL PICCOLO S. GIOVANNI in tavola, alto m. 0,32, largo m. 0,29. Oltre un poggiuolo marmoreo siede Maria tenendo con ambe mani il figlio Gesù in atto di porgerlo al piccolo Giovanni ch' è vicino, in azione di adorarlo, con le braccia conserte al petto, avendo fra queste la croce. Scende dall' alto a far campo alla Vergine un verde panno, che lascia però vedere da ambi i lati il gaio paese lontano. Il Bello, che fu discepolo di Gio. Bellini, qui mostrasi, come sempre, studioso di quello stile, ma tenace ancora alle antiche pratiche dell' arte

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO ED IL PICCOLO S. GIOVANNI in tavola, alto m. 0,32, largo m. 0,29. Oltre un poggiuolo marmoreo siede Maria tenendo con ambe mani il figlio Gesù in atto di porgerlo al piccolo Giovanni ch' è vicino, in azione di adorarlo, con le braccia conserte al petto, avendo fra queste la croce. Scende dall' alto a far campo alla Vergine un verde panno, che lascia però vedere da ambi i lati il gaio paese lontano. Il Bello, che fu discepolo di Gio. Bellini, qui mostrasi, come sempre, studioso di quello stile, ma tenace ancora alle antiche pratiche dell' arte by : Marco Bello

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LA VERGINE COL FIGLIO, E LI SANTI GIUSEPPE, GIROLAMO, CATERINA, MADDALENA ED IL PICCOLO BATTISTA in tavola, alto m. 0,81, largo m. 1,14. "adaggiata Maria presso un cespuglio di verdi arboscelli, tenendo sul femore manco il divino suo Figlio, il quale si volge al piccolo Battista, che gli sia dinanzi prostrato col destro ginocchio, e con le braccia conserte al petto. Ella è vestita della solita rubea vesta e dell'azzurro manto soppannato di stoffa aurata, e il capo ha ricinto di candida benda, che lascia vedere i biondi capelli raccolti in semplice nodo. Al destro Iato di lei è Girolamo, distinto dal rubeo manto di cui ha coperta la testa; il quale guarda per entro il libro tenuto in mano dalla martire Caterina che a lui sia daccosto. La quale, mirando a Gesù, sembra intenda offerire i dolori patiti nella sua passione, di cui tiene con la destra la nobil palma. Dall'altra parte del quadro, Giuseppe prostrato, colle mani raccolte a preghiera, adora Colui del quale fu dal Cielo deputato a custode; e retro a questi sorge la Maddalena, che dalle bionde chiome scorrenti sugli omeri, dalle nobili e ricche vesti che indossa, e dal guardar ch'ella fa l'osservatore, se da un lato mostra non avere per anco deposto il fasto del secolo, pure dall'altro palesa il punto in cui stava per abbandonare il mondo, dando ad esso l'ultimo addio, per donarsi poi tutta a Gesù. La composizione, che sente ancora degli antichi modi; il disegno accuratissimo, e le tinte che, quantunque intonate e robuste, sono però più delicate e amorose di quanto le fe' giunger poscia il Palma, fan risguardare questa opera fra le prime di lui. Questa tavola proviene dalla nobil casa Widman, ed è citata dal Ridolfi, appunto come cosa gentile dell' autore (Vol. I, pag. 182, Ediz. di Padova).

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Book Synopsis LA VERGINE COL FIGLIO, E LI SANTI GIUSEPPE, GIROLAMO, CATERINA, MADDALENA ED IL PICCOLO BATTISTA in tavola, alto m. 0,81, largo m. 1,14. "adaggiata Maria presso un cespuglio di verdi arboscelli, tenendo sul femore manco il divino suo Figlio, il quale si volge al piccolo Battista, che gli sia dinanzi prostrato col destro ginocchio, e con le braccia conserte al petto. Ella è vestita della solita rubea vesta e dell'azzurro manto soppannato di stoffa aurata, e il capo ha ricinto di candida benda, che lascia vedere i biondi capelli raccolti in semplice nodo. Al destro Iato di lei è Girolamo, distinto dal rubeo manto di cui ha coperta la testa; il quale guarda per entro il libro tenuto in mano dalla martire Caterina che a lui sia daccosto. La quale, mirando a Gesù, sembra intenda offerire i dolori patiti nella sua passione, di cui tiene con la destra la nobil palma. Dall'altra parte del quadro, Giuseppe prostrato, colle mani raccolte a preghiera, adora Colui del quale fu dal Cielo deputato a custode; e retro a questi sorge la Maddalena, che dalle bionde chiome scorrenti sugli omeri, dalle nobili e ricche vesti che indossa, e dal guardar ch'ella fa l'osservatore, se da un lato mostra non avere per anco deposto il fasto del secolo, pure dall'altro palesa il punto in cui stava per abbandonare il mondo, dando ad esso l'ultimo addio, per donarsi poi tutta a Gesù. La composizione, che sente ancora degli antichi modi; il disegno accuratissimo, e le tinte che, quantunque intonate e robuste, sono però più delicate e amorose di quanto le fe' giunger poscia il Palma, fan risguardare questa opera fra le prime di lui. Questa tavola proviene dalla nobil casa Widman, ed è citata dal Ridolfi, appunto come cosa gentile dell' autore (Vol. I, pag. 182, Ediz. di Padova). by : Palma (il Vecchio)

Download or read book LA VERGINE COL FIGLIO, E LI SANTI GIUSEPPE, GIROLAMO, CATERINA, MADDALENA ED IL PICCOLO BATTISTA in tavola, alto m. 0,81, largo m. 1,14. "adaggiata Maria presso un cespuglio di verdi arboscelli, tenendo sul femore manco il divino suo Figlio, il quale si volge al piccolo Battista, che gli sia dinanzi prostrato col destro ginocchio, e con le braccia conserte al petto. Ella è vestita della solita rubea vesta e dell'azzurro manto soppannato di stoffa aurata, e il capo ha ricinto di candida benda, che lascia vedere i biondi capelli raccolti in semplice nodo. Al destro Iato di lei è Girolamo, distinto dal rubeo manto di cui ha coperta la testa; il quale guarda per entro il libro tenuto in mano dalla martire Caterina che a lui sia daccosto. La quale, mirando a Gesù, sembra intenda offerire i dolori patiti nella sua passione, di cui tiene con la destra la nobil palma. Dall'altra parte del quadro, Giuseppe prostrato, colle mani raccolte a preghiera, adora Colui del quale fu dal Cielo deputato a custode; e retro a questi sorge la Maddalena, che dalle bionde chiome scorrenti sugli omeri, dalle nobili e ricche vesti che indossa, e dal guardar ch'ella fa l'osservatore, se da un lato mostra non avere per anco deposto il fasto del secolo, pure dall'altro palesa il punto in cui stava per abbandonare il mondo, dando ad esso l'ultimo addio, per donarsi poi tutta a Gesù. La composizione, che sente ancora degli antichi modi; il disegno accuratissimo, e le tinte che, quantunque intonate e robuste, sono però più delicate e amorose di quanto le fe' giunger poscia il Palma, fan risguardare questa opera fra le prime di lui. Questa tavola proviene dalla nobil casa Widman, ed è citata dal Ridolfi, appunto come cosa gentile dell' autore (Vol. I, pag. 182, Ediz. di Padova). written by Palma (il Vecchio) and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt:

LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua

Download LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua PDF Online Free

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua by : Giovanni de' Vajenti Speranza

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