LA VERGINE COL PUTTO, E LI SS. GIUSEPPE, BATTISTA E CATERINA in tavola, alto, m. 0,84, largo m. 1,24. Siede la Madre Vergine presso una macchia di piante rigogliose, e tiene sur un bianco origliere adagialo sul femore destro il caro suo Nato, il quale è in azione di porre in dito l'anello nuziale a Caterina; allusione codesta alle mistiche nozze di cui fa menzione la leggenda di quella martire illustre. - La quale, inginocchiata davanti il divino suo Sposo, è tutta compresa di amore verso di lui, manifestandolo coll'alto devoto e con lo sguardo pudico. - Maria fa qui l'ufficio di pronuba, imperocché con la manca stringe la manca mano di Caterina per avvicinarla a ricevere l'aureo cerchietto. Alla sinistra è Giuseppe, che, appoggiato al vincastro, rivolge le luci verso l'alto che sta per compiere la casta sua Sposa ed il divino Figliuolo; nel mentre il Battista, dall'opposto Iato, rivolge la lesta fuori del quadro, osservando quasi il deserto da cui venne, ed in cui compì l'ufficio di Precursore del Verbo eterno. La composizione è armonica, il colore sente dei nuovi modi che introdotti aveva il Giorgione, di cui fu il Cariani, in più tarda stagione, solerte imitatore; ma la espressione e il disegno costituiscono questo dipinto fra i più accurati del suo autore

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO, E LI SS. GIUSEPPE, BATTISTA E CATERINA in tavola, alto, m. 0,84, largo m. 1,24. Siede la Madre Vergine presso una macchia di piante rigogliose, e tiene sur un bianco origliere adagialo sul femore destro il caro suo Nato, il quale è in azione di porre in dito l'anello nuziale a Caterina; allusione codesta alle mistiche nozze di cui fa menzione la leggenda di quella martire illustre. - La quale, inginocchiata davanti il divino suo Sposo, è tutta compresa di amore verso di lui, manifestandolo coll'alto devoto e con lo sguardo pudico. - Maria fa qui l'ufficio di pronuba, imperocché con la manca stringe la manca mano di Caterina per avvicinarla a ricevere l'aureo cerchietto. Alla sinistra è Giuseppe, che, appoggiato al vincastro, rivolge le luci verso l'alto che sta per compiere la casta sua Sposa ed il divino Figliuolo; nel mentre il Battista, dall'opposto Iato, rivolge la lesta fuori del quadro, osservando quasi il deserto da cui venne, ed in cui compì l'ufficio di Precursore del Verbo eterno. La composizione è armonica, il colore sente dei nuovi modi che introdotti aveva il Giorgione, di cui fu il Cariani, in più tarda stagione, solerte imitatore; ma la espressione e il disegno costituiscono questo dipinto fra i più accurati del suo autore by : Giovanni Cariani

Download or read book LA VERGINE COL PUTTO, E LI SS. GIUSEPPE, BATTISTA E CATERINA in tavola, alto, m. 0,84, largo m. 1,24. Siede la Madre Vergine presso una macchia di piante rigogliose, e tiene sur un bianco origliere adagialo sul femore destro il caro suo Nato, il quale è in azione di porre in dito l'anello nuziale a Caterina; allusione codesta alle mistiche nozze di cui fa menzione la leggenda di quella martire illustre. - La quale, inginocchiata davanti il divino suo Sposo, è tutta compresa di amore verso di lui, manifestandolo coll'alto devoto e con lo sguardo pudico. - Maria fa qui l'ufficio di pronuba, imperocché con la manca stringe la manca mano di Caterina per avvicinarla a ricevere l'aureo cerchietto. Alla sinistra è Giuseppe, che, appoggiato al vincastro, rivolge le luci verso l'alto che sta per compiere la casta sua Sposa ed il divino Figliuolo; nel mentre il Battista, dall'opposto Iato, rivolge la lesta fuori del quadro, osservando quasi il deserto da cui venne, ed in cui compì l'ufficio di Precursore del Verbo eterno. La composizione è armonica, il colore sente dei nuovi modi che introdotti aveva il Giorgione, di cui fu il Cariani, in più tarda stagione, solerte imitatore; ma la espressione e il disegno costituiscono questo dipinto fra i più accurati del suo autore written by Giovanni Cariani and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt:

LA VERGINE COL PUTTO, S. GIUSEPPE, IL PICCOLO BATTISTA E LE SANTE CATERINA E CECILIA in tela, alto m. 0,98, largo m. 0,54. Siede Maria d'accosto a un fabbricato nobilissimo, dal quale pende un rubeo panno. Tiene con ambe mani, mezzo ravvolto in bianco pannolino, il caro suo Nato, il quale reca due rose, una per mano, disposto a concederle alle due Sante prostrate una per lato, Caterina e Cecilia. Guarda egli a quest'ultima, la quale è in atto di presentargli, con la destra, l'organo sacro, cioè i cantici di lode, con cui ella diuturnamente celebrava il suo Dio. Caterina guarda pur essa Gesù, e ostentando nella destra la palma del suo martirio, di cui è simbolo la ruota su cui ella inginocchiasi, pone la sinistra al petto in atto di palesare l'amore verso Colui che desiava a suo sposo celeste. Presso il femore destro di Maria, è appoggiato il picciol Battista, che offre a Gesù un paniere ricolmo di fiori e di frutta, da cui pare avere già tolte le due rose che tiene in mano. Giuseppe, di retro a Maria, guarda quella scena e sembra compiacersi degli omaggi che vengono porti al Figliuolo di Dio. Tanto nella composizione, come nelle altre doti pittoriche, scopresi in questa tela graziosa la mano del Vassilacchi, che seppe imitare l'immortale suo maestro, il Caliari

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LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,50, largo m. 0,22. Entro un campo fiorito per verdi piante. presso una macchia di alberetti fronzuti e bene aggruppati, siede Maria, tenendo con ambe inani, sopra un origliere, sulle ginocchia Gesù, guardandolo quasi di soppiatto, mentre sembra tutta compresa dal pensiero della futura passione, a cui dovea egli sopporsi per la salute degli uomini. Al quale pensiero doloroso corrisponde il Figlio e col porsi le braccia conserte al petto, significando con quell'atto il suo perfetto sommettimento ai voleri dell'eterno suo Padre, e colla mestizia di cui consparge la divina sua faccia. Casto disegno, colore e impasto di carne, bei partiti di pieghe, dimostrano l'età in cui Jacopo abbracciò una maniera un po' più sciolta da quella del di lui genitore

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,50, largo m. 0,22. Entro un campo fiorito per verdi piante. presso una macchia di alberetti fronzuti e bene aggruppati, siede Maria, tenendo con ambe inani, sopra un origliere, sulle ginocchia Gesù, guardandolo quasi di soppiatto, mentre sembra tutta compresa dal pensiero della futura passione, a cui dovea egli sopporsi per la salute degli uomini. Al quale pensiero doloroso corrisponde il Figlio e col porsi le braccia conserte al petto, significando con quell'atto il suo perfetto sommettimento ai voleri dell'eterno suo Padre, e colla mestizia di cui consparge la divina sua faccia. Casto disegno, colore e impasto di carne, bei partiti di pieghe, dimostrano l'età in cui Jacopo abbracciò una maniera un po' più sciolta da quella del di lui genitore by : Giacomo Francia

Download or read book LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,50, largo m. 0,22. Entro un campo fiorito per verdi piante. presso una macchia di alberetti fronzuti e bene aggruppati, siede Maria, tenendo con ambe inani, sopra un origliere, sulle ginocchia Gesù, guardandolo quasi di soppiatto, mentre sembra tutta compresa dal pensiero della futura passione, a cui dovea egli sopporsi per la salute degli uomini. Al quale pensiero doloroso corrisponde il Figlio e col porsi le braccia conserte al petto, significando con quell'atto il suo perfetto sommettimento ai voleri dell'eterno suo Padre, e colla mestizia di cui consparge la divina sua faccia. Casto disegno, colore e impasto di carne, bei partiti di pieghe, dimostrano l'età in cui Jacopo abbracciò una maniera un po' più sciolta da quella del di lui genitore written by Giacomo Francia and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt:

LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua

Download LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua PDF Online Free

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua by : Giovanni de' Vajenti Speranza

Download or read book LA VERGINE COL PUTTO E LI SANTI GIO. BATTISTA E CATERINA in tavola, col nome, alto m. 0,40, largo m. 0,50. Nel centro del quadro è la Madre Vergine, tenendo sul manco femore seduto il Figlio, che regge con ambe mani. Assume veste rubea e manto smeraldino, soppannato di bianca stoffa, e di candido pannolino ha coperto il capo. Gesù ha breve tunica aurata, e volge i lumi al Battista che sta a destra, come in atto di parlargli; e Maria pure reclina la testa da quel lato. Tiene il Precursore nella manca la croce, e colla destra presenta a Gesù il cartello su cui è scritto il solito motto: Ecce Agnus Dei. Guarda fuori del quadro, ed è coperto di ruvido saio verde cangiante, che lascia però scoperto il destro braccio, la spalla e parte del fianco. Dall'opposta parte è Caterina, in atto di posare la manca mano sulla ruota funesta del suo martirio, nel mentre porta la destra al petto, attestando all'osservatore l'amor suo verso il celeste fanciullo. Veste di tinta smeraldina, e rubeo manto la cuopre, il quale ultimo le pende dall'omero destro. In queste due imagini volle l'artefice esprimere due ritratti, forse dei due congiunti che gli hanno commessa la tavola. La quale è molto preziosa sì perchè reca il nome del pittore, così scritto: Joannis Speratia, p.; e sì perchè smentisce l'asserto degli storici delle arti italiane, che dissero non risultare il colore usato da questo artefice di tono robusto in confronto di quello che praticavano i di lui contemporanei; imperocchè qui è invece forte e di massimo effetto, pari alle tavole che condussero i migliori dell'età sua written by Giovanni de' Vajenti Speranza and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt:

LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,36, largo m. 0,30. Siede la Vergine oltre un poggiuolo dli marmo, sul quale s'erge il fanciulletto suo Figlio, che dessa tiene con ambe le mani, sembrando presentarlo all'osservatore che guarda, affinchè riceva dal figliuolo medesimo la celeste benedizione ch'è in atto d'impartire. Indossa Maria verde veste soppannata di rubea stoffa, e sopra il bianco pannolino, che le copre il capo, è un panno verde-giallo cangiante che giù fluisce. Il fondo presenta la veduta di un campo fiorito, alla cui estremità sorgono alcuni colli. Sotto il dipinto l'autore lasciava, il suo nome, così scritto: Hopus Bartholomei Montagna. "questa una di quelle care tavolette dipinte dal Montagna per alcuna nobil famiglia, e dalle memorie ritratte dall'ultimo possessore del quadro, sig. Sorio di Marostica, risulta aver appartenuto alla casa Chiericati di Vicenza

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,36, largo m. 0,30. Siede la Vergine oltre un poggiuolo dli marmo, sul quale s'erge il fanciulletto suo Figlio, che dessa tiene con ambe le mani, sembrando presentarlo all'osservatore che guarda, affinchè riceva dal figliuolo medesimo la celeste benedizione ch'è in atto d'impartire. Indossa Maria verde veste soppannata di rubea stoffa, e sopra il bianco pannolino, che le copre il capo, è un panno verde-giallo cangiante che giù fluisce. Il fondo presenta la veduta di un campo fiorito, alla cui estremità sorgono alcuni colli. Sotto il dipinto l'autore lasciava, il suo nome, così scritto: Hopus Bartholomei Montagna. "questa una di quelle care tavolette dipinte dal Montagna per alcuna nobil famiglia, e dalle memorie ritratte dall'ultimo possessore del quadro, sig. Sorio di Marostica, risulta aver appartenuto alla casa Chiericati di Vicenza by : Bartolomeo Montagna

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LA VERGINE COL PUTTO, MEZZA FIGURA in tavola di forma archiacuta, alto, fino alla sommità dell'arco, m. 1,08, largo m. 0,50. Tiene Maria, ritta nella persona, con ambe mani il Figlio, e lo guarda amorosamente; e Gesù pur esso guarda la Madre, e in fanciullesco atto, con la destra, prende il velo che dalla testa le fluisce, nel mentre con la sinistra le stringe il dito mignolo della manca mano. Il campo, come in antico, è posto ad oro. Sopra l'arco che serra la composizione descritta, è espresso il Redentore, con nella sinistra il volume dell'Evangelio, e con la destra alzata in atto di benedire. Scorgesi in questa opera la mano di un solerte imitatore di Giotto

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO, MEZZA FIGURA in tavola di forma archiacuta, alto, fino alla sommità dell'arco, m. 1,08, largo m. 0,50. Tiene Maria, ritta nella persona, con ambe mani il Figlio, e lo guarda amorosamente; e Gesù pur esso guarda la Madre, e in fanciullesco atto, con la destra, prende il velo che dalla testa le fluisce, nel mentre con la sinistra le stringe il dito mignolo della manca mano. Il campo, come in antico, è posto ad oro. Sopra l'arco che serra la composizione descritta, è espresso il Redentore, con nella sinistra il volume dell'Evangelio, e con la destra alzata in atto di benedire. Scorgesi in questa opera la mano di un solerte imitatore di Giotto by : Giotto

Download or read book LA VERGINE COL PUTTO, MEZZA FIGURA in tavola di forma archiacuta, alto, fino alla sommità dell'arco, m. 1,08, largo m. 0,50. Tiene Maria, ritta nella persona, con ambe mani il Figlio, e lo guarda amorosamente; e Gesù pur esso guarda la Madre, e in fanciullesco atto, con la destra, prende il velo che dalla testa le fluisce, nel mentre con la sinistra le stringe il dito mignolo della manca mano. Il campo, come in antico, è posto ad oro. Sopra l'arco che serra la composizione descritta, è espresso il Redentore, con nella sinistra il volume dell'Evangelio, e con la destra alzata in atto di benedire. Scorgesi in questa opera la mano di un solerte imitatore di Giotto written by Giotto and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt:

LA VERGINE COL PUTTO in tavola, col nome, alto m. 0,55, largo m. 0,44, entro magnifico capitello dorato nello stile del rinascimento. Oltre un poggiuolo marmoreo, sta la Madre Vergine, tenente con la destra il caro suo Nato, il quale inginocchiasi colla gamba destra sopra una specie di dado tenuto dalla sinistra mano di Maria, affinchè non isdruccioli nel liscio della piana del poggiuolo notato: e la manca gamba punta sulla piana medesima, in atto di protendere tutta la persona verso un divoto che supponsi fuori del quadro, al quale preparasi concedere la sua benedizione; ciò apparendo dalla destra che sta sollevando. Veste Maria la solita rubea tunica ed il ceruleo manto a lei dato, il quale ultimo le sormonta il capo, in modo però di lasciar vedere il bianco pannolino che la chioma le involge al modo ebreo. Gesù è tutto nudo nella persona, e nel suo atto manifesta cotal vivezza, e tale vita diffondesi dal penetrante suo sguardo, che par vederlo muovere, parlare, uscire dalle sue luci il raggio celeste dell'anima sua. Maria reclina alcun poco il capo verso quello del caro suo Nato, e veste il volto di quella misericordia con la quale prega il figliuolo di mostrarsi propizio verso chi prostrato lo supplica. Il campo offre la veduta deliziosa del colle di Asolo e de' campi sottoposti, e la quiete solenne in cui riposa Natura, congiungesi in armonico accordo coll'affetto tutto celestiale che spira da' volti di Maria e di Gesù fanciulletto. Il disegno castissimo, di cui plasmò il Bellini le forme divine di questa Madre e del suo celeste Portato, svela quella età, nella quale, tenendosi strettamente alla mistica scuola, dava un carattere alle imagini della Vergine tutto religioso, raffigurandola sempre in preda al pensiero delle sue sofferenze e ricordevole sempre delle profetiche note del vecchio Simeone. Alle quali ed alle altre particolarità lodatissime dell'Arte che spiccano da questa cara tavoletta, aggiunger deesi ancora averla Giovanni colorita per co

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO in tavola, col nome, alto m. 0,55, largo m. 0,44, entro magnifico capitello dorato nello stile del rinascimento. Oltre un poggiuolo marmoreo, sta la Madre Vergine, tenente con la destra il caro suo Nato, il quale inginocchiasi colla gamba destra sopra una specie di dado tenuto dalla sinistra mano di Maria, affinchè non isdruccioli nel liscio della piana del poggiuolo notato: e la manca gamba punta sulla piana medesima, in atto di protendere tutta la persona verso un divoto che supponsi fuori del quadro, al quale preparasi concedere la sua benedizione; ciò apparendo dalla destra che sta sollevando. Veste Maria la solita rubea tunica ed il ceruleo manto a lei dato, il quale ultimo le sormonta il capo, in modo però di lasciar vedere il bianco pannolino che la chioma le involge al modo ebreo. Gesù è tutto nudo nella persona, e nel suo atto manifesta cotal vivezza, e tale vita diffondesi dal penetrante suo sguardo, che par vederlo muovere, parlare, uscire dalle sue luci il raggio celeste dell'anima sua. Maria reclina alcun poco il capo verso quello del caro suo Nato, e veste il volto di quella misericordia con la quale prega il figliuolo di mostrarsi propizio verso chi prostrato lo supplica. Il campo offre la veduta deliziosa del colle di Asolo e de' campi sottoposti, e la quiete solenne in cui riposa Natura, congiungesi in armonico accordo coll'affetto tutto celestiale che spira da' volti di Maria e di Gesù fanciulletto. Il disegno castissimo, di cui plasmò il Bellini le forme divine di questa Madre e del suo celeste Portato, svela quella età, nella quale, tenendosi strettamente alla mistica scuola, dava un carattere alle imagini della Vergine tutto religioso, raffigurandola sempre in preda al pensiero delle sue sofferenze e ricordevole sempre delle profetiche note del vecchio Simeone. Alle quali ed alle altre particolarità lodatissime dell'Arte che spiccano da questa cara tavoletta, aggiunger deesi ancora averla Giovanni colorita per co by : Giovanni Bellini

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LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,75, largo m. 0,58. Presso una tenda di tinta smeraldina, che serve di campo alla figura, sta la Madre Vergine tenendo sul femore destro seduto il divino suo figlio, piegando gli occhi in basso un po' alla destra, come in atto di guardare ad alcun supplicante che supponsi fuori del quadro. "Gesù tutto nudo nelle membra, e girando pur egli le luci a destra, è in atto d'impartire la sua benedizione appunto sopra l'immaginato devoto. La espressione tutta purità e misericordia della gran Madre, quella di amore e di grazia del Figlio, la bellezza delle forme, i partiti grandiosi delle pieghe de' panni, e massime quelle dell'azzurro manto, fanno ascrivere questa tavola fra le più elette del Bellino, e nell'età in cui incominciava a vedere di quali opere egregie arricchiva la Veneta Scuola il suo grande alunno il Vecellio. Proviene questa preziosa tavoletta dalla nobil famiglia Porto di Vicenza, certamente dipinta da Giovanni allorquando fu chiamato in quella città a colorire per la chiesa di Santa Corona l'insigne tavola col Battesimo di Cristo, allo stile della quale si accosta la nostra

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LA VERGINE COL PUTTO, S. GIOVANNI E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0, 40, largo m. 0,53. Siede la Vergine in decoroso atto, tenendo con ambe mani sul manco femore in piedi il fanciullo Gesù, e volge la lesta al Iato destro verso l'apostolo Giovanni, nel mentre il Pargolo eccelso girasi dall' opposta parte, ov'è la Maddalena, come volesse prendere il vase di nardo che ostenta nella sinistra. Giovanni reca nella manca un calice fuor del quale esce un serpe, allusivo al fatto narrato nella storia degli Apostoli, cioè avere gli eretici porto a lui una tazza avvelenata, ed egli col semplice segno di croce spezzolla, fuor della quale sfumò il veleno in figura di serpe. Difatti vedesi qui sollevare la destra in atto di benedire quel calice. Maria Maddalena ha le bionde chiome raccolte fin sopra agli omeri, al modo che usavasi al principio del secolo XVI, ed ha gli occhi dolcemente volti, e si che palesa un affetto soave e devoto. Nelle fattezze dell'uno e dell'altra riscontrasi molta somiglianza con quelle notissime del Barbarella e di Cecilia sua amasia ; indizio essere opera questa del Giorgione. E più lo manifesta Io stile grandioso, l'impasto delle carni, l'armonia e la forza del colorito, per cui questa tavola è da considerarsi siccome preziosa. Tale dipinto e quello ricordato e veduto dal Ridolfi nelle case del cavaliere senatore Vincenzo Gussoni, ed è anche perciò preziosissimo, e degno di decorare qualsiasi illustre pinacoteca

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO, S. GIOVANNI E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0, 40, largo m. 0,53. Siede la Vergine in decoroso atto, tenendo con ambe mani sul manco femore in piedi il fanciullo Gesù, e volge la lesta al Iato destro verso l'apostolo Giovanni, nel mentre il Pargolo eccelso girasi dall' opposta parte, ov'è la Maddalena, come volesse prendere il vase di nardo che ostenta nella sinistra. Giovanni reca nella manca un calice fuor del quale esce un serpe, allusivo al fatto narrato nella storia degli Apostoli, cioè avere gli eretici porto a lui una tazza avvelenata, ed egli col semplice segno di croce spezzolla, fuor della quale sfumò il veleno in figura di serpe. Difatti vedesi qui sollevare la destra in atto di benedire quel calice. Maria Maddalena ha le bionde chiome raccolte fin sopra agli omeri, al modo che usavasi al principio del secolo XVI, ed ha gli occhi dolcemente volti, e si che palesa un affetto soave e devoto. Nelle fattezze dell'uno e dell'altra riscontrasi molta somiglianza con quelle notissime del Barbarella e di Cecilia sua amasia ; indizio essere opera questa del Giorgione. E più lo manifesta Io stile grandioso, l'impasto delle carni, l'armonia e la forza del colorito, per cui questa tavola è da considerarsi siccome preziosa. Tale dipinto e quello ricordato e veduto dal Ridolfi nelle case del cavaliere senatore Vincenzo Gussoni, ed è anche perciò preziosissimo, e degno di decorare qualsiasi illustre pinacoteca by : Giorgione

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LA VERGINE COL FIGLIO, E LI SANTI GIUSEPPE, GIROLAMO, CATERINA, MADDALENA ED IL PICCOLO BATTISTA in tavola, alto m. 0,81, largo m. 1,14. "adaggiata Maria presso un cespuglio di verdi arboscelli, tenendo sul femore manco il divino suo Figlio, il quale si volge al piccolo Battista, che gli sia dinanzi prostrato col destro ginocchio, e con le braccia conserte al petto. Ella è vestita della solita rubea vesta e dell'azzurro manto soppannato di stoffa aurata, e il capo ha ricinto di candida benda, che lascia vedere i biondi capelli raccolti in semplice nodo. Al destro Iato di lei è Girolamo, distinto dal rubeo manto di cui ha coperta la testa; il quale guarda per entro il libro tenuto in mano dalla martire Caterina che a lui sia daccosto. La quale, mirando a Gesù, sembra intenda offerire i dolori patiti nella sua passione, di cui tiene con la destra la nobil palma. Dall'altra parte del quadro, Giuseppe prostrato, colle mani raccolte a preghiera, adora Colui del quale fu dal Cielo deputato a custode; e retro a questi sorge la Maddalena, che dalle bionde chiome scorrenti sugli omeri, dalle nobili e ricche vesti che indossa, e dal guardar ch'ella fa l'osservatore, se da un lato mostra non avere per anco deposto il fasto del secolo, pure dall'altro palesa il punto in cui stava per abbandonare il mondo, dando ad esso l'ultimo addio, per donarsi poi tutta a Gesù. La composizione, che sente ancora degli antichi modi; il disegno accuratissimo, e le tinte che, quantunque intonate e robuste, sono però più delicate e amorose di quanto le fe' giunger poscia il Palma, fan risguardare questa opera fra le prime di lui. Questa tavola proviene dalla nobil casa Widman, ed è citata dal Ridolfi, appunto come cosa gentile dell' autore (Vol. I, pag. 182, Ediz. di Padova).

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Book Synopsis LA VERGINE COL FIGLIO, E LI SANTI GIUSEPPE, GIROLAMO, CATERINA, MADDALENA ED IL PICCOLO BATTISTA in tavola, alto m. 0,81, largo m. 1,14. "adaggiata Maria presso un cespuglio di verdi arboscelli, tenendo sul femore manco il divino suo Figlio, il quale si volge al piccolo Battista, che gli sia dinanzi prostrato col destro ginocchio, e con le braccia conserte al petto. Ella è vestita della solita rubea vesta e dell'azzurro manto soppannato di stoffa aurata, e il capo ha ricinto di candida benda, che lascia vedere i biondi capelli raccolti in semplice nodo. Al destro Iato di lei è Girolamo, distinto dal rubeo manto di cui ha coperta la testa; il quale guarda per entro il libro tenuto in mano dalla martire Caterina che a lui sia daccosto. La quale, mirando a Gesù, sembra intenda offerire i dolori patiti nella sua passione, di cui tiene con la destra la nobil palma. Dall'altra parte del quadro, Giuseppe prostrato, colle mani raccolte a preghiera, adora Colui del quale fu dal Cielo deputato a custode; e retro a questi sorge la Maddalena, che dalle bionde chiome scorrenti sugli omeri, dalle nobili e ricche vesti che indossa, e dal guardar ch'ella fa l'osservatore, se da un lato mostra non avere per anco deposto il fasto del secolo, pure dall'altro palesa il punto in cui stava per abbandonare il mondo, dando ad esso l'ultimo addio, per donarsi poi tutta a Gesù. La composizione, che sente ancora degli antichi modi; il disegno accuratissimo, e le tinte che, quantunque intonate e robuste, sono però più delicate e amorose di quanto le fe' giunger poscia il Palma, fan risguardare questa opera fra le prime di lui. Questa tavola proviene dalla nobil casa Widman, ed è citata dal Ridolfi, appunto come cosa gentile dell' autore (Vol. I, pag. 182, Ediz. di Padova). by : Palma (il Vecchio)

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LA VERGINE COL PUTTO ED IL PICCOLO S. GIOVANNI in tavola, alto m. 0,32, largo m. 0,29. Oltre un poggiuolo marmoreo siede Maria tenendo con ambe mani il figlio Gesù in atto di porgerlo al piccolo Giovanni ch' è vicino, in azione di adorarlo, con le braccia conserte al petto, avendo fra queste la croce. Scende dall' alto a far campo alla Vergine un verde panno, che lascia però vedere da ambi i lati il gaio paese lontano. Il Bello, che fu discepolo di Gio. Bellini, qui mostrasi, come sempre, studioso di quello stile, ma tenace ancora alle antiche pratiche dell' arte

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Book Synopsis LA VERGINE COL PUTTO ED IL PICCOLO S. GIOVANNI in tavola, alto m. 0,32, largo m. 0,29. Oltre un poggiuolo marmoreo siede Maria tenendo con ambe mani il figlio Gesù in atto di porgerlo al piccolo Giovanni ch' è vicino, in azione di adorarlo, con le braccia conserte al petto, avendo fra queste la croce. Scende dall' alto a far campo alla Vergine un verde panno, che lascia però vedere da ambi i lati il gaio paese lontano. Il Bello, che fu discepolo di Gio. Bellini, qui mostrasi, come sempre, studioso di quello stile, ma tenace ancora alle antiche pratiche dell' arte by : Marco Bello

Download or read book LA VERGINE COL PUTTO ED IL PICCOLO S. GIOVANNI in tavola, alto m. 0,32, largo m. 0,29. Oltre un poggiuolo marmoreo siede Maria tenendo con ambe mani il figlio Gesù in atto di porgerlo al piccolo Giovanni ch' è vicino, in azione di adorarlo, con le braccia conserte al petto, avendo fra queste la croce. Scende dall' alto a far campo alla Vergine un verde panno, che lascia però vedere da ambi i lati il gaio paese lontano. Il Bello, che fu discepolo di Gio. Bellini, qui mostrasi, come sempre, studioso di quello stile, ma tenace ancora alle antiche pratiche dell' arte written by Marco Bello and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt:

LA VERGINE, GES? BAMBINO, SANTA CATERINA E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,77. Sopra un poggiuolo, in campo aperto, giace sur un pannolino ed un origliere il fanciullo Gesù, ed oltre al poggiuolo è nel mezzo la Vergine Madre in atto di adorarlo, colle mani composte a preghiera. Una per lato di lei stanno, quinci la martire Caterina, che distinguesi dalla ruota fatale a cui soggiacque; e quindi Maria Maddalena col vasello d'oro in mano. La prima guarda il Pargolo eccelso, e sembra gli presenti la palma del suo glorioso martirio; e la seconda prende colla destra il ramo di pomo, ricco di un frutto, ivi stante, per offrirlo a Gesù, che guarda pur essa con devoto raccoglimento. Indossa Maria la solita veste rubea ed il manto smeraldino seminato di stelle, per accennare al titolo, con cui la onora la Chiesa, di Maria Celeste. II fondo del quadro presenta la veduta di un paese montano, le di cui pianure son ricche di erbe e di alberi, e sulla china di un colle, a destra dell'osservatore, sorge un castello. L'accurato disegno, e la espressione tutta sentimento mostrano quanto l'artefice sentisse nell'anima il fine a cui dee mirar la pittura religiosa; ed il colore poi accenna alla prima età del Bissolo, quando cioè imitava ancora l'antico fare della Veneta Scuola

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Book Synopsis LA VERGINE, GES? BAMBINO, SANTA CATERINA E LA MADDALENA in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,77. Sopra un poggiuolo, in campo aperto, giace sur un pannolino ed un origliere il fanciullo Gesù, ed oltre al poggiuolo è nel mezzo la Vergine Madre in atto di adorarlo, colle mani composte a preghiera. Una per lato di lei stanno, quinci la martire Caterina, che distinguesi dalla ruota fatale a cui soggiacque; e quindi Maria Maddalena col vasello d'oro in mano. La prima guarda il Pargolo eccelso, e sembra gli presenti la palma del suo glorioso martirio; e la seconda prende colla destra il ramo di pomo, ricco di un frutto, ivi stante, per offrirlo a Gesù, che guarda pur essa con devoto raccoglimento. Indossa Maria la solita veste rubea ed il manto smeraldino seminato di stelle, per accennare al titolo, con cui la onora la Chiesa, di Maria Celeste. II fondo del quadro presenta la veduta di un paese montano, le di cui pianure son ricche di erbe e di alberi, e sulla china di un colle, a destra dell'osservatore, sorge un castello. L'accurato disegno, e la espressione tutta sentimento mostrano quanto l'artefice sentisse nell'anima il fine a cui dee mirar la pittura religiosa; ed il colore poi accenna alla prima età del Bissolo, quando cioè imitava ancora l'antico fare della Veneta Scuola by : Francesco Bissolo

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MADONNA COL PUTTO. Tavola. Alta 0,80. - Larga 0, 67. m. 4. La Vergine, mezza figura, sta in piè dietro un parapetto di marmo, sopra il quale tiene ritto il divin Figliuolo, abbracciandolo colla sinistra mano a mezzo il corpo: coll'altra s'appoggia sopra un libro posato sul muricciolo. Il fondo è una tenda di color verde. Sotto il nome di Andrea del Sarto è indicato questo quadro nel Catalogo a stampa; ma noi non esitiamo ad attribuirlo piuttosto al Puligo, le opere del quale non di rado vanno scambiate con quelle di Andrea, cui fu amico, e molto lo ajutò nell'arte

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Book Synopsis MADONNA COL PUTTO. Tavola. Alta 0,80. - Larga 0, 67. m. 4. La Vergine, mezza figura, sta in piè dietro un parapetto di marmo, sopra il quale tiene ritto il divin Figliuolo, abbracciandolo colla sinistra mano a mezzo il corpo: coll'altra s'appoggia sopra un libro posato sul muricciolo. Il fondo è una tenda di color verde. Sotto il nome di Andrea del Sarto è indicato questo quadro nel Catalogo a stampa; ma noi non esitiamo ad attribuirlo piuttosto al Puligo, le opere del quale non di rado vanno scambiate con quelle di Andrea, cui fu amico, e molto lo ajutò nell'arte by : Domenico Puligo

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MADONNA COL PUTTO. Tavola. Alta 0,80. - Larga 0, 67. m. 4. La Vergine, mezza figura, sta in piè dietro un parapetto di marmo, sopra il quale tiene ritto il divin Figliuolo, abbracciandolo colla sinistra mano a mezzo il corpo: coll'altra s'appoggia sopra un libro posato sul muricciolo. Il fondo è una tenda di color verde. Sotto il nome di Andrea del Sarto è indicato questo quadro nel Catalogo a stampa; ma noi non esitiamo ad attribuirlo piuttosto al Puligo, le opere del quale non di rado vanno scambiate con quelle di Andrea, cui fu amico, e molto lo ajutò nell'arte

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LA VERGINE COL FIGLIO DORMIENTE in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,34, senza l'antica operosissima cornice dorata costrutta a modo di capitello. Siede la Vergine oltre marmoreo poggiuolo, sopra il quale sta un origliere di velluto verde contornato d'oro e di perle ed a' capi avente ricchi fiocchi, sul quale posa il fanciullo Gesù, sorretto dalla Madre. Dorme egli di sonno leggiero, e con vezzo infantile ha l'indice della sinistra fra le labbra, e, come fosse il capezzolo della mamma materna, Io va succhiando. Reclina Maria mollemente la destra sua guancia sul capo del Figlio, e guarda fuori del quadro, temendo non sorga alcun che a sturbare il sonno del caro suo Nato. Veste ella abito rubeo, ornato di perle al petto ed alle estremità delle maniche. Ha un bianco pannolino sul capo, e sopra di esso diffondesi il verde manto, che tutta la copre. Il poggiuolo è ornato sul prospetto di un basso-rilievo a chiaroscuro, esprimente il sacrifizio di un fanciullo, posto sopra un' ara quadrata. Retro la Vergine e un dossale di marmo, su cui, a chiaro-scuro simulante basso-rilievo, uno per lato, sono due angeli. Scende dall'alto un panno di tinta verdognola, e retro al dossale si veggono alcune piante del vicino pometo. "questa un'opera che palesa lo stile dello Squarcione nel disegno, nel colorito, e più in quel uso tutto suo di ornare le proprie opere con bassi-rilievi tolti dall'antico, di cui fu egli ricercatore solerte e studiosissimo, per cui molti marmi antichi avea raccolto nel proprio studio. Quindi per la scarsezza dei lavori di questo maestro dee aversi in molto conto la Tavoletta descritta, la quale deriva da una nobil casa di Padova, ed ultimamente posseduta dal sig. Sorio di Marostica

Download LA VERGINE COL FIGLIO DORMIENTE in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,34, senza l'antica operosissima cornice dorata costrutta a modo di capitello. Siede la Vergine oltre marmoreo poggiuolo, sopra il quale sta un origliere di velluto verde contornato d'oro e di perle ed a' capi avente ricchi fiocchi, sul quale posa il fanciullo Gesù, sorretto dalla Madre. Dorme egli di sonno leggiero, e con vezzo infantile ha l'indice della sinistra fra le labbra, e, come fosse il capezzolo della mamma materna, Io va succhiando. Reclina Maria mollemente la destra sua guancia sul capo del Figlio, e guarda fuori del quadro, temendo non sorga alcun che a sturbare il sonno del caro suo Nato. Veste ella abito rubeo, ornato di perle al petto ed alle estremità delle maniche. Ha un bianco pannolino sul capo, e sopra di esso diffondesi il verde manto, che tutta la copre. Il poggiuolo è ornato sul prospetto di un basso-rilievo a chiaroscuro, esprimente il sacrifizio di un fanciullo, posto sopra un' ara quadrata. Retro la Vergine e un dossale di marmo, su cui, a chiaro-scuro simulante basso-rilievo, uno per lato, sono due angeli. Scende dall'alto un panno di tinta verdognola, e retro al dossale si veggono alcune piante del vicino pometo.

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Download or read book LA VERGINE COL FIGLIO DORMIENTE in tavola, alto m. 0,58, largo m. 0,34, senza l'antica operosissima cornice dorata costrutta a modo di capitello. Siede la Vergine oltre marmoreo poggiuolo, sopra il quale sta un origliere di velluto verde contornato d'oro e di perle ed a' capi avente ricchi fiocchi, sul quale posa il fanciullo Gesù, sorretto dalla Madre. Dorme egli di sonno leggiero, e con vezzo infantile ha l'indice della sinistra fra le labbra, e, come fosse il capezzolo della mamma materna, Io va succhiando. Reclina Maria mollemente la destra sua guancia sul capo del Figlio, e guarda fuori del quadro, temendo non sorga alcun che a sturbare il sonno del caro suo Nato. Veste ella abito rubeo, ornato di perle al petto ed alle estremità delle maniche. Ha un bianco pannolino sul capo, e sopra di esso diffondesi il verde manto, che tutta la copre. Il poggiuolo è ornato sul prospetto di un basso-rilievo a chiaroscuro, esprimente il sacrifizio di un fanciullo, posto sopra un' ara quadrata. Retro la Vergine e un dossale di marmo, su cui, a chiaro-scuro simulante basso-rilievo, uno per lato, sono due angeli. Scende dall'alto un panno di tinta verdognola, e retro al dossale si veggono alcune piante del vicino pometo. "questa un'opera che palesa lo stile dello Squarcione nel disegno, nel colorito, e più in quel uso tutto suo di ornare le proprie opere con bassi-rilievi tolti dall'antico, di cui fu egli ricercatore solerte e studiosissimo, per cui molti marmi antichi avea raccolto nel proprio studio. Quindi per la scarsezza dei lavori di questo maestro dee aversi in molto conto la Tavoletta descritta, la quale deriva da una nobil casa di Padova, ed ultimamente posseduta dal sig. Sorio di Marostica written by Francesco Squarcione and published by . This book was released on 1858 with total page 0 pages. Available in PDF, EPUB and Kindle. Book excerpt: